La vita ci cambia. Fino a un paio di anni non avrei mai creduto che il primo articolo del mio blog personale avrebbe riguardato il mare, il significato che nasconde e le emozioni che è in grado di suscitare. Perché al mare, io, non ci andavo quasi mai. Sono cresciuta fra collina e montagna, ritenevo che quello fosse il mio mondo e non lasciavo la mente abbastanza aperta da dare spazio a nuove esperienze. Poi ho dovuto azzerarmi. Rinascere. Ed è arrivato il mare.

C’è stato un giorno in particolare, che ricordo vividamente. Ero con il mio compagno e la mia bimba, osservavo la spiaggia, il mare fino all’orizzonte e mi lasciavo cullare dal rumore delle onde. C’era altra gente ma per me non esisteva. Ed è lì che ho provato una pace così intensa da cambiare tutte le mie convinzioni. Da allora, appena è possibile, mi piace tornare a fare una passeggiata sulla spiaggia, che sia estate o inverno non importa, e godermi quegli stessi sentimenti.

Il significato del mare: perché ci fa così bene?

Sono molto curiosa: per lavoro mi trovo ogni giorno a fare ricerche e aggiornarmi sugli argomenti di cui devo trattare. Era inevitabile, dunque, che iniziassi ad informarmi anche sul significato del mare e sul motivo per il quale osservarlo mi dà sempre tanta gioia. Ho scoperto cose interessanti, che ho piacere di condividere con te, che stai dedicando un po’ del tuo tempo a leggere le mie parole.

Partiamo. Il mare, secondo la definizione che troviamo sul dizionario, è “il complesso delle acque salate che circondano i continenti e le isole“.

Come può una massa d’acqua suscitare così profondamente il nostro inconscio, tanto da influire sui sentimenti che proviamo? La risposta non è così romantica come forse ci aspetteremmo, ma trova fondamenta nella scienza e nella psicologia.

Il mare nella mitologia e nella religione

Il mare racchiude in sé un simbolismo molto potente. È anche una fonte di energia rinnovatrice: proprio quella forza che sentiamo sprigionarsi dentro di noi mentre lo osserviamo incantati. La vita ha origine dall’acqua, noi stessi ci sviluppiamo immersi nel liquido amniotico, protetti nell’utero della nostra mamma. In effetti i simboli del mare che troviamo nella storia, nella religione e nella mitologia sono tantissimi. Basti pensare a:

  • Il diluvio universale come purificazione;
  • Il passaggio fra le acque del fiume Nilo come liberazione dalla schiavitù;
  • I fiumi degli inferi nella mitologia greca e romana;
  • Il battesimo nella religione cristiana.

Se rifletti, troverai senza dubbio molti altri esempi in cui l’acqua è usata come simbolo di rinascita, purificazione o passaggio da una condizione a un’altra. Questo ci fa capire che le emozioni che si sprigionano al cospetto dell’acqua (soprattutto il mare, ma possono anche essere laghi o fiumi) hanno origini antiche, addirittura primordiali.

Blue Mind: Wallace J. Nichols e le sue ricerche

Non sono pochi gli psicologi e psichiatri che hanno trattato l’argomento. Uno su tutti Carl Gustav Jung, che definì il mare come una delle massime e più tipiche espressioni dell’inconscio umano. Sono numerose le riflessioni dello psichiatra riguardo al rapporto interiore che ci lega alla visione dell’acqua.

Anche la scienza si è occupata della questione. Mi è piaciuto moltissimo leggere le ricerche effettuate dal biologo marino e ricercatore Wallace J. Nichols. Nei suoi studi Nichols ha analizzato come il mare possa renderci felici e sia in grado di stimolare l’attività del nostro cervello. Si parla di Blue Mind: uno stato mentale positivo, quasi meditativo, che genera calma, armonia e benessere.

Per arrivare a questa conclusione le ricerche sono durate decenni e hanno coinvolto una gran varietà di persone, per capire cosa succede quando ci soffermiamo ad osservare l’acqua. Ecco che il significato del mare non è più solo legato all’idea di vacanza e divertimento, ma svela qualcosa di molto più intimo.

Qui di seguito puoi trovare il libro che descrive nel dettaglio il concetto di Blue Mind e le ricerche di Wallace J. Nichols, te lo consiglio vivamente perché è davvero interessante.

Significato del mare - Blue Mind

Nei gruppi di persone analizzate durante le ricerche di Nichols per spiegare il significato del mare e la sua Blue Mind, è apparso in maniera molto evidente come la visione di paesaggi contenenti acqua scatenasse nelle persone reazioni positive. Gli studenti impegnati in un esame riescono a concentrarsi meglio se, prima di svolgere la prova, osservano per alcuni minuti foto ritraenti ambienti naturali marini, ma anche laghi o torrenti. Più l’acqua predomina sulla scena, maggiore è il coinvolgimento che proviamo.

La spiegazione scientifica del significato del mare

Una possibile spiegazione di quello che il mare suscita in noi potrebbe legare questi sentimenti alle nostre origini, come eredità dei nostri antenati vissuti nella preistoria. Per i primi uomini, infatti, vivere vicino all’acqua significava avere tutte le risorse per poter sopravvivere. Nei pressi dell’acqua si trovano facilmente radure dove le prede si riuniscono a pascolare, ma anche boschi e alberi per proteggersi dai predatori. Nel corso dell’evoluzione la visione dell’acqua si è associata al concetto di bello, positivo e piacevole.

Sarebbero le onde elettromagnetiche che si espandono dal colore blu a influire sulle nostre emozioni. Se ci fermiamo a contemplare il mare, lasciamo il nostro cervello libero di vagare fra i pensieri, senza realmente concentrarsi, ma stimolandolo così a sviluppare idee creative e una maggior predisposizione positiva verso l’ambiente che ci circonda. Siamo quindi in grado di affrontare più facilmente i problemi, calando il livello di stress e le preoccupazioni.

Da domani non sentirti più in colpa se ti piace oziare in riva al mare, ma considerala come una vera e propria terapia. Adesso vedo il mare e il significato che ha per me con una fascino ancora maggiore. La mia mente vola in alto, come quei gabbiani che giocano proprio sopra di me, spensierati. Ma spensierata, finalmente, lo sono anch’io.